Serse (1738)

Georg Friedrich Händel

Libretto di anonimo, ispirato a Nicolò Minato e Silvio Stampiglia

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A quasi 20 anni dall’ultima produzione in Italia, torna uno dei classici del repertorio barocco, forse il capolavoro del “Caro Sassone” nonché una pietra miliare della tecnica canora settecentesca. Per la prima volta in Italia inoltre il Serse va in scena integrale e filologico, con strumenti d’epoca ed un cast internazionale.

Oltre che per l’altissima qualità compositiva e per la presenza della celeberrima pagina “Ombra mai fu”, l’opera semi-seria si ricorda per la particolare compresenza, di matrice pre-metastasiana, di personaggi buffi accanto a figure solenni. Lo humor del dramma per musica è in effetti molto raffinato ed iconoclasta, deridendo, come Mozart farà in seguito, non solo i comprimari ma anche i personaggi aulici presenti. E’ inoltre possibile notare, in erba, un principio compositivo unitario lungo l’opera, a differenza della stragrande maggioranza della produzione coeva, a numeri strettamente chiusi e segregati.

 

 

Orchestra Coin du Roi

Ars Cantica Choir

 

Maestro concertatore e direttore: Christian Frattima (bio)
Maestro del coro: Marco Berrini (bio)
Regia: Valentino Klose (bio)
Scene e costumi: Alessandra Boffelli Serbolisca (bio)

 

Personaggi e interpreti

Serse: Vilija Mikštaitė (bio)
Arsamene: Jud Perry (bio)
Amastre: Alessandra Visentin (bio)
Romilda: Viktorija Bakan (bio)
Atalanta: Arianna Stornello (bio)
Ariodate: Stefano Cianci (bio)
Elviro: Claudio Ottino (bio)

 
Nuova produzione Coin du Roi